ERBe spontanee Alimurgiche: Valorizzazione cOmmerciaLe ispirata dall’ANTica tradizione alimentare toscana
Negli ultimi anni, le produzioni orticole tradizionali non garantiscono più ai produttori apprezzabili risultati economici per l’elevata concorrenza e la contrazione dei prezzi dovuta alla crisi e solo il biologico e i prodotti con un valore “salutistico” o marcatamente “territoriale” hanno visto accrescere la domanda e mantenere il loro valore.
Occorre quindi rinnovare la gamma di prodotti offerti attingendo dall’ampia disponibilità naturale di erbe spontanee alimentari (o alimurgiche) che fanno parte della tradizione alimentare toscana, andando a reperire nei vari ecosistemi del germoplasma meritevole di una valorizzazione agronomica per fini alimentari. La selezione di queste potenziali “new crops” rappresentano una innovazione che parte da antiche tradizioni con ricadute in comparti diversificati come quello agronomico (attività sementiera, vivaistica, orticola), alimentare (nuovi sapori, ricette, abbinamenti gastronomici), nutraceutico (nuovi orizzonti di cibo-medicina funzionali a varie patologie) e turistico (nuove offerte di antiche ricette rurali della Toscana).
Obiettivo del piano strategico è appunto la valorizzazione agronomica e commerciale di alcune specie alimurgiche di consolidata tradizione etnobotanica in Toscana. Il progetto riguarda quindi l’introduzione di nuove colture per la produzione di nuove referenze nel settore dei cosiddetti ortaggi di IV e V gamma destinati a diversi canali di vendita (RETAIL, HORECA, industria di trasformazione).
Durata prevista: 24 mesi
Gli obiettivi generali del progetto sono:
- verificare la possibilità di avviare una produzione programmata commerciale di piante fitoalimurgiche spontanee, possibilmente appartenenti alla tradizione di utilizzo della Toscana
- attuare uno studio di marketing e di gradimento da parte del consumatore per individuare un mix di insalate per la quarta gamma caratteristico per profumi e sapori
- utilizzo della coltura fuori suolo per ottenimento di un prodotto con una maggiore efficienza nell’uso dell’acqua e con buon contenuto di sostanze nutraceutiche
- caratterizzazione e valutazione della predisposizione ad essere immesse nella commercializzazione di 14 specie fitoalimurgiche, indicate dagli studi preliminari del progetto GO “ERBAVOLANT”
- sviluppo e validazione di un protocollo di coltivazione delle specie spontanee risultate idonee (almeno 6), atto a garantire, la maggiore disponibilità del prodotto possibile durante l’anno
- sviluppo e validazione di un protocollo di coltivazione delle specie spontanee in coltura fuori suolo in serra
- adattamento e collaudo di un protocollo di coltivazione delle specie spontanee selezionate per la coltivazione con la tecnica dei “micro-green”
- caratterizzazione delle proprietà nutrizionali e nutraceutiche delle produzioni ottenute in suolo e in coltura fuori suolo
- caratterizzazione della predisposizione delle specie potenzialmente coltivabili ad essere utilizzate in quarta gamma (pronte all’uso) e/o in quinta gamma (cottura)
- analisi di mercato e test di assaggio volti a individuare nuovi mix ottimali fra specie spontanee e tradizionali (lattughino e altri tipi di insalate coltivate)
- disseminazione dei risultati
I principali vantaggi sono riassunti nell’elenco seguente:
- Effetti produttivo-economici dell’innovazione:
- Sviluppo del giro d’affari e del fatturato delle imprese coinvolte
- Incremento dei margini di redditività aziendali
> Diversificazione dei prodotti e dell’offerta assortimentale
- Effetti ambientali-sociali dell’innovazione:
- Tutela della biodiversità
- Salute consumatori
Dal momento che gran parte delle novità alimentari vanno incontro a fenomeni di “neofobia” (Cooke, 2018) sarà importante affiancare a protocolli di coltivazione di queste erbe alimurgiche anche verifiche del loro apprezzamento organolettico sia a livello di specie che di “proposta commerciale” (mix, cruda, cotta, etc.).
- messa a punto del protocollo di coltivazione di una serie di piante spontanee fitoalimurgiche, in modo da poter garantire una certa produzione per un periodo temporale garantito, in modo da permettere uno sfruttamento commerciale di queste piante come insalate pronte all’uso (quarta gamma) o come verdure cotte (quinta gamma)
- verifica del relativo grado di apprezzamento dei vari “mix commerciali” da parte dei consumatori
Il principale risultato alla fine del progetto è quindi la costituzione di una filiera di produzione di queste piante spontanee alimurgiche che vada dalla produzione del seme fino alla commercializzazione del prodotto raccolto.
Acetosa di Belleville
Alliaria
Borragine
Cicerbita o Crespino comune
Cicoria a grumolo rosa
Cicoria a grumolo verde
Cicoria spadona
Malva
Piantaggine
Pimpinella
Portulaca
Rucola selvatica
Tarassaco
Terracrepolo
La documentazione completa
è disponibile nella sezione Download
Divulgazione
La comunicazione progettuale prevede la strutturazione di una serie di interventi a carattere divulgativo e informativo.
Le attività saranno rivolte principalmente a realtà imprenditoriali esterne al partenariato, titolari/amministratori di imprese agricole e personale dipendente o coadiuvante familiare impiegato in azienda.
Tutte le azioni di carattere informativo e divulgativo saranno decise e concordate in forma preliminare tra tutti i partner.
Tra i relatori degli eventi pubblici rivestiranno un ruolo di primaria importanza i soggetti appartenenti al mondo tecnico e accademico, in grado di garantire la più ampia risonanza delle innovazioni proposte nell’ambito della comunità tecnico-scientifica regionale, nazionale e internazionale.
La divulgazione verrà effettuata con gli strumenti di seguito descritti.
Presentazioni pubbliche: convegni, seminari e iniziative informative sulle tematiche del progetto.
Incontri tematici: saranno organizzate iniziative informative di natura tecnico operativa, preferibilmente sul campo, con la presenza di uno o più tecnici esperti.
Produzione di materiale informativo a stampa (locandine, volantini) da distribuire in occasione degli eventi di presentazione.
Alla fine del progetto è prevista la realizzazione di un opuscolo informativo sui principali risultati del progetto.